Oggi vorrei parlare di quelli che sono i rischi per la salute umana causata dagli allevamenti intensivi:
le malattie trasmettibili da animali ad uomo.
Tra le conseguenze più eclatanti degli allevamenti intensivi troviamo sicuramente esempi di epidemie come la mucca pazza, le varie SARS e la peste suina. Ma andiamo ad analizzarle e in che modo queste sono state aggravate da questo tipo di allevamento.
Attraverso la minaccia epidemiologica del coronavirus SARS-CoV-2, sono addentrati nel linguaggio comune termini precedentemente usati solo dagli scienziati come: "coronavirus" "periodo d'incubazione" o "vettore d'infezione". Tuttavia, il più importante a lungo andare potrebbe essere "zoonosi" nonché le malattie di origine animale. La malattia COVID19 a quanto sembrerebbe, è una delle ultime malattie infettive a rapida diffusione di origine animale.
Tra circa 1400 patogeni conosciuti dalla medicina moderna, circa 800 sono di origine animale. Tra le più conosciute e gravi abbiamo il COVID19, l'influenza avaria e suina, ed addirittura l'Ebola.
A causa dei tanti animali ammassati e l'altissima intensità della produzione, i virus hanno trovato negli allevamenti intensivi un luogo fantastico per prosperare e riprodursi.
Ad oggi le infezioni causate dagli agenti antimicrobici causano 50.000 morti all'anno. Un rapporto redatto dalle autorità britanniche, prevede che se la situazione rimarrà invariata, 300 milioni di persone nel mondo moriranno prematuramente a causa della resistenza agli antibiotici entro il 2050.
Come si legge in un recente rapporto per l’Organizzazione Mondiale della Sanità:
«Se è vero che “il passato è un prologo” allora c’è un pericolo molto reale di una pandemia in rapida progressione, altamente letale, causata da un agente patogeno respiratorio che ucciderà tra i 50 e gli 80 milioni di persone e in un colpo solo quasi il 5 per cento dell’economia mondiale. Una pandemia di queste proporzioni sarebbe un disastro, causando il caos diffuso, l’instabilità e l’insicurezza. Il mondo non è preparato per questo».
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